Non sono riuscita a leggere 'Il diario della mia scomparsa' ( Shissou Nikki - 失踪日記 ) tutto d'un fiato, mi sono servite un paio di pause.Temevo di non arrivare alla fine perché nonostante il suo umorismo le tematiche erano tristi. Ma alla fine l'ho trovato un manga istruttivo.
Pollon e NanakoSOS con i loro anime sono personaggi che hanno un posto speciale nei miei ricordi di bambina e ragazzina, ho letto anche i manga, e non sapevo della sua esperienza da senzatetto. Proprio per l'affetto che avevo per l'autore, quando ho saputo che la J-pop avrebbe pubblicato quest'opera ho deciso che l'avrei letto.
Va detto che non tutti i mangaka
reagiscono alla pressione lavorativa come Azuma sensei sicuramente, ma capisco che
se si è autocritici e non si vuole finire per copiare se stessi è facile
star male e cadere vittime di dipendenza. Nel suo caso la dipendenza dall'alcol.
La sua autoironia rende meno pesante leggere il racconto, ma ci sono stati dei passaggi decisamente molto descrittivi ( specialmente sulla sua esperienza come operaio durante la "seconda scomparsa" ) che hanno rallentato la mia lettura e molti più toccanti di altri che mi hanno rattristato talmente tanto da trovare difficile andare avanti.
La sua autoironia rende meno pesante leggere il racconto, ma ci sono stati dei passaggi decisamente molto descrittivi ( specialmente sulla sua esperienza come operaio durante la "seconda scomparsa" ) che hanno rallentato la mia lettura e molti più toccanti di altri che mi hanno rattristato talmente tanto da trovare difficile andare avanti.