Questo
yaoi manga che ho scoperto da poco è un lavoro
del 2005 di Motoni Modoru , quello più conosciuto e tradotto. In Italia
è stato pubblicato nel 2012 dalla Ronin, quindi non facile da reperire.
Però dopo aver provato diverse volte alla fine ce l'ho fatta e ne sono
felicissima.TRAMA :
Miki finisce per salvare Teru
dall'essere malmenato da una banda di teppisti. Fino ad allora non si
conoscevano, hanno caratteri opposti e sono pure entrambi innamorati di
altri ragazzi, ma una cosa tira l'altra e finiscono con l'instaurare una
specie di relazione. Ma per Miki non sarà facile trattare con Teru, che
si comporta come un cane randagio...
Mi ha attirato da subito lo stile e la narrazione inusuale rispetto alla maggior
parte dei manga Boys Love. E ho finito per amarlo molto. L'ho addirittura riletto per afferrare quanto sulle prime poteva essermi sfuggito. E' una di quelle storie che
so che rileggerò sicuramente in futuro.
Il linguaggio è rude e può spiazzare chi
ama i dialoghi romantici, ma è naturale per degli studenti maschi
avvezzi a risse e che hanno a che fare con persone violente e bulli di
altre scuole. Anche le parole diventano difesa o armi per loro.Una realtà
ritratta comunque anche in altri manga.
Anche il sesso crudo e quasi animale
rispecchia il carattere e la relazione tra i due protagonisti. Non è
volgare o pesante perché loro sono così, è un sesso nato per sfogo, a
volte giocoso, all'inizio è doloroso per inesperienza, e solo
alla fine è passionale e intriso anche di sentimento. E pure il
linguaggio durante quei momenti cambia, anche se rimane esplicito,
diretto. Ma io l'ho trovato coerente e realistico. Come anche lo stile di disegno con
il tratto più marcato. Ammetto che alcuni sorrisi alla joker ed espressioni dei
ragazzi li ho apprezzati poco, non erano piacevoli, ma non ha influito sul mio apprezzamento generale.
Teru e Miki hanno
traumi e relazioni che non gli danno pace, il loro incontro gli permette
di trovarla in quello che diventa il loro luogo segreto. Nasce un
rapporto senza vincoli, dove sperimentano una nuova libertà emotiva, ma
pian piano nascerà l'attaccamento, la premura, la gelosia e si
ritroveranno a desiderare di conoscersi davvero, di raccontarsi. Miki
saprà spronare Teru "il randagio", figlio di genitori divorziati quando
era solo un bambino, a fidarsi e a lasciarsi andare. Nonostante
un'esperienza molto traumatica alle spalle lui saprà capire ( e capirsi )
e s'innamorerà di quel ragazzo più giovane e più piccolo di lui di
statura, ma che sa essere protettivo e rischiare la vita per chi
ama.Anche se la presenza e il rapporto che entrambi hanno con i fratelli
Kashiwa complicherà le cose. Il
maggiore dei fratelli non è ben delineato, è ambiguo, il minore si
capisce meglio che tipo è e crea non pochi problemi a Teru ( anche se
non è proprio chiaro al 100% perché il bullo gay e violento di un altro
istituto ce l'abbia con lui , pare alla fine per gelosia ).
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Mikiti ❤ |
C'è
violenza, ma anche sorrisi e poesia. Poesia nei tramonti in cui "annegare o
bruciare le cose", nelle sensazioni espresse sia da Teru che da Miki
quando l'intimità supera la mera sfera sessuale, in quelle corse fatte
insieme per depistare i bulli, nel desiderio di prendersi cura del
"cucciolo randagio", nell'attesa nel "posto segreto", in quella lattina
comprata per far piacere alla persona speciale ❤, nell'abbandono sulla
strada e nel bosco. Ci sono stati degli episodi che ho trovato struggenti
e mi hanno colpito e intenerito. In altri ho riso di gusto. Ho anche
temuto per la vita di Teru ed è stato spiacevole vedere certe scene in
cui era coinvolto Miki. Quindi emotivamente mi ha decisamente coinvolto.
Il
manga parte da una doujinshi e si è sviluppato quasi come fosse un
romanzo.
Occuperà un posto speciale nella mia collezione manga, e Teru e MikiTi nel mio cuore.
La Ronin penso anche io che
abbia messo poca cura nella traduzione e adattamento e ci sono un paio
di cose che non tornano. Ma io la ritengo una storia, bl o meno, che vale
la lettura.