10/03/21

Un bacio a mezzanotte di Rin Mikimoto

 

Questa favola moderna di Mikimoto Rin è arrivata al suo Happy ending e io tornerei indietro e la rileggerei da capo perché come spesso diceva Kaede di Hinana nelle pagine del manga:

è "troppo carina!!"

 
Trama:

Hinana è una brillante studentessa che gode della stima di tutti, e nessuno sospetta che il suo più grande desiderio sia vivere una storia d’amore da favola. Il giorno in cui il bellissimo attore Kaede Ayase capita nella sua scuola per le riprese di un film, la sua monotona quotidianità viene improvvisamente sconvolta, 
e ha inizio per lei una vita da vera Cenerentola... o forse no?
 

 
Shoujo manga come questo ogni tanto sono "una boccata d'aria fresca", un intrattenimento leggero, una storia che si rifà ad una delle fantasie che molti adolescenti ( e non solo ) hanno avuto almeno una volta nella vita: incotrare il cantante o attore che gli piace e perchè no avere una storia d'amore con lui.
Io da ragazzina ci scrivevo su dei piccoli racconti cambiando i nomi ai tempi in cui compravo 'Cioè' 'Debby' 'Mattissimo' e attaccavo gli adesivi dei Duran Duran Nick Kamen Tom Cruise e Michael J. Fox sul diario. Molti venivano direttamente dai sogni che facevo.  E anche ora, che di anni ne sono passati parecchi, quella parte di me romantica e sognante ama leggere manga da favola. Un bacio a mezzanotte è proprio questo. E l'ho trovato divertente perché la Mikimoto ha voluto scalfire anche un pò l'immagine perfetta degli idol , attori e cantanti giapponesi in generale mostrandoli ( lei ne ha conosciuti qualcuno per documentarsi ) senza filtri. 

Ed è anche senza filtri che Hinana la protagonista si approccia con Ayase durante il loro primo incontro. Questo, essere trattato normalmente da lei, potendo mostrare se stesso,lo attrae, e nascerà una bella storia d'amore che sfocerà in matrimonio dopo diversi anni ( quindi più realistica come dinamica rispetto ad altri shoujo , pur partendo da una situazione che sembra surreale -  perché ci sono stati matrimoni tra star e persone comuni! ).

Interessante l'ambiente dei set, dei veri programmi tv ed eventi ( un po' come in Bugie d'amore ) e la vita stracolma di impegni di Kaede con dinamiche anche spiacevoli ( ricatti, foto rubate, scambi di favori, carriere stroncate sul nascere ) ma che penso siano reali anche quelle.
Perchè la protagonista sia meritevole della sua favola e si tifi ancora di più per questa Cenerentola moderna e il suo principe fragile è stato creato un background con drammi personali che lo rendono meno piatto e più coinvolgente nel voler vedere venire a galla verità, appianati dissapori e risolti i fraintendimenti per avere un "E vissero felici e contenti" davvero tutti.
Il disegno della Mikimoto ormai sfiora la perfezione nei dettagli anche se rimangono dei tratti

distintivi con alcune deformazioni, ma scene e situazioni sono molto realistiche.

Mi sono piaciute le caratteristiche più simpatiche e umane dei protagonisti, Hinana è determinata, seria, posata e graziosa, arrossisce, ma poi ha desideri e pulsioni sessuali normalissimi che esterna con un buffo candore a Kaede e la fa sembrare meno stereotipata e più vera perché non è possibile che tutte le ragazze negli shoujo siano vergognose e non esternino i loro desideri e curiosità specialmente alle prime esperienze.Stessa cosa per piccole perversioni e fissazioni, narcisismo e voglia di incarnare il cavaliere che protegge l'amata. Aspetti molto vari che hanno reso la lettura più divertente.

Per animi romantici e sognatori che vogliono allietare la realtà con leggerezza e storie da sogno a qualsiasi età.

 

Ora voglio vedere il live action, anche se avrei preferito un altro attore nella parte di Kaede, uno di questi è Toma Ikuta, che la Mikimoto ha preso in parte come modello per creare il personaggio. Lo vidi dal vivo a Roma quando nel 2013 ha partecipato al Festival internazionale del film avendo recitato in una pellicola di Takashi Miike. Stava benissimo in kimono!Ed è stato molto carino!^^
 
 





07/03/21

Manga del kokoro: Hot road di Tsumugi Taku


Finalmente il 2° volume di Hot road, portato in Italia da Dynit, è arrivato nelle fumetterie, e io lo scorso week-end l'ho letto tutto d'un fiato perché lo aspettavo con ansia.  Solo ora però ho avuto il tempo per raccogliere le emozioni e le impressioni, e cercare di trasformarle in parole per dedicargli un meritato post.


Ho conosciuto questo manga nel 2014 durante una mostra ( vedi post ) a Tokyo e mi incuriosì da subito il successo strepitoso che ebbe negli anni 80 in Giappone e l'importanza che gli era riconosciuta a distanza di circa trent' anni dalla sua pubblicazione in patria. M'informai sulla storia che raccontava e cercai il modo per leggerlo online. Però qualcosa mi faceva postporre la lettura perchè sentivo che ci voleva tempo e tranquillità per immergersi nel mondo di Kazuki e di Haruyama , in quei quasi tre anni di vita che li ha visti crescere, correre rischi e scoprire cosa vuol dire amare. Avevo ragione. 

Nel mentre lo scorso anno, dopo l'annuncio della pubblicazione italiana, ho guardato in streaming la trasposizione cinematografica ( vedi post ) e mi ha toccato e commosso moltissimo. Quanto il manga. 

Trama:

Kazuki Miyaichi odia la madre, che non si cura minimamente di ciò che avviene nella vita della giovane figlia, la ignora, pensa solo a se stessa e al suo amante. Kazuki non è stata voluta, è nata dal rapporto con un uomo che la madre odiava, ed ha sposato perché incinta, ora che il padre è morto, il rapporto tra le due diventa ancora più difficile. La ragazza è in preda al mal di vivere, perché sente di non essere amata da nessuno. Dopo un episodio di taccheggio finito male, Kazuki viene invitata da un’amica a conoscere Hiroko-san, la ragazza del leader dei "NIGHTS", una famigerata gang di motociclisti. Comincia così a frequentare gruppi di giovani che sciamano di notte per le strada della città. In quell'ambiente, tra risse e a gare a tutta velocità, di moto e auto, incontra e si scontra col teppista Haruyama. Il loro rapporto parte con il piede sbagliato, tra gli insulti, ma dietro quelle parole pesanti si cela l’amore… 

 

La trama potrebbe risultare poco originale a chi ha già letto shoujo, ma è lo stile della Tsumugi che fa la differenza e lo rende tutt'oggi così speciale. Non solo il tratto minimale con visi molto simili alle fattezze reali degli adolescenti giapponesi, ma anche le tavole costruite con più ariosità, tanta luce contrapposta all'oscurità quando è necessaria per descrivere l'emotività e le situazioni che vivono i personaggi, vignette aperte e paesaggi urbani che ci fanno essere proprio lì, in quella parte della prefettura di Kanagawa, nello Shōnan. E i flussi di coscienza con i pensieri di Kazuki espressi come fossimo lei e che trasmettono il suo disagio, la sua confusione, l'incertezza, la rabbia, la paura, l'incoscenza, tutto. 

 

E poi c'è la descrizione di un'ambiente che incuriosisce, quello delle Bōsōzoku ( 暴走族 ) , le gang di bikers che sin dagli anni 50 erano presenti in Giappone, sebbene il picco si ebbe proprio in quei primi anni 80. Le dinamiche vengono mostrate senza essere troppo opprimenti, ma ci sono. Risulta ben chiaro come funzionassero le cose, i contatti di alcuni con la yakuza, le droghe che giravano, l'incoscenza di molti gesti a partire dall'attraversare col rosso ai semafori fino all'affrontare soli le minacce di chi amava solo fare risse, le bravate più o meno gravi, i problemi con la polizia, la preoccupazione dei genitori e della comunità tutta, quanto disagio arrecassero. Si percepisce la pericolosità di quella vita che molti decisero di intraprendere, o in cui vi si ritrovarono invischiati invitati da amici, come risposta ad una condizione di disagio giovanile, soprattutto all'interno delle famiglie. Quello ero un modo per esprimerlo ribellandosi al mondo degli adulti che sentivano lontano e che o non li amava o non riusciva a capirli.


 

Taku Tsumugi sembra aver voluto raccontare questa storia sia per tornare indietro con i ricordi alla sua di adolescenza ( classe 1964,  lo era intorno alla fine anni 70 inizio 1980 ) che per trasmettere dei messaggi importanti. La sottocultura Bōsōzoku aveva il suo fascino, ma attraverso Hot road viene mostrata l'incoscienza di chi vi si approcciava e come si sottovalutassero certe situazioni rischiose che non solo potevano portare alla prigione, ma addirittura alla morte. Il messaggio principale secondo me è la cura che si deve avere per la propria vita e per quella di chi si ama. E la voglia di comprendersi, e lo sforzo di mettersi nei panni dell'altro. Ma Kazuki è troppo giovane, cresciuta senza un padre e con una madre che non sa comunicare con lei, pensa non sia desiderata, che sia di troppo. Il suo punto di vista è egoistico, ma anche la mamma ha le sue responsabilità. La capirà fortunatamente e inaspettatamente anche grazie a quello scapestrato di Haruyama. Haruyama che sembra non ascolti ma lo fa, che inizia a sentirsi fragile quando capisce che lei è importante per lui, e la cosa non gli piace. Che pur volendo continuare a fare il menefreghista ha a cuore il bene della ''sua donna'. Non dico di più per non svelare troppo.

20/02/21

Oltre le onde - Shimanami Tasogare di Kamatani Yuhki

 


Dopo quasi 3 anni dal suo arrivo in Italia ( grazie a Jpop ) ho letto Oltre le onde - Shimanami Tasogare di Kamatani Yuhki. E ho fatto benissimo a recuperarlo. Ricordo che fui attratta dai bellissimi disegni già prima,ma mi ha frenato l'idea che parlasse SOLO di problematiche di personaggi LGBT+ e che l'elemento magico fosse troppo marcato.Digerisco male le etichette e ho poi erroneamente pensato che fosse una storia "furba", nata non con buoni intenti, ma piuttosto per incontrare la domanda di chi vive in una condizione di disagio. Poi incuriosita dal recente apprezzamento di una mia 'anima affine' mi sono decisa a leggerlo.
Mi è piaciuto MOLTISSIMO ed esorto chi aveva preconcetti come me, chi pensa che sia troppo drammatico perché comincia con un pensiero suicida e per la presenza di drammi personali dei personaggi, chi crede che si affronti soltanto la condizione LGBT+ ( e non ne è poi così interessato ) a recuperarlo con fiducia. Essendo poi solo 4 volumi.
 
Trama:
 
Dopo essersi appena trasferito a Onomichi, lo studente Tasuku Kaname è nella disperazione più totale che possa essere stato scoperto che è gay. Convinto che la sua vita sia finita, la sua disperazione si trasforma in shock quando vede una donna saltare dalla finestra di una casa vicina. Tasuku corre verso la casa preoccupato, solo per scoprire che è un luogo d'incontro pubblico posseduto dalla donna che ha visto buttarsi, e con sua grande sorpresa la vede apparire completamente sana e salva. La donna misteriosa rivela a Tasuku che lo stava osservando e lo convince ad andare in cima a una collina in un luogo appartato, offrendosi di ascoltare quello che lui ha da dire. Anche se Takusu non entra nei particolari, alla fine accetta l'invito di ritornare in quella casa per conoscere altre persone con problemi simili ai suoi. 
 
C'è tanto in questa breve, ma ben articolata, storia.Non si ferma all'accettazione della diversità rispetto alla presunta normalità dell'essere eterosessuale, non si ferma alla decisione di fare coming out, ma è un INNO ALLA CONSAPEVOLEZZA E LIBERTÀ DI ESSERE SÈ STESSI ,senza doversi per forza riconoscere in una etichetta in base all'orientamento sessuale e di genere. A conoscersi e capirsi, capire l'altro o accoglierlo pur non comprendendolo del tutto, non avere la presunzione di capire e di essere nel giusto è qualcosa che riguarda ognuno di noi.Essere delicati e gentili.
Oltre a questo, c'è la conoscenza di un angolo di Giappone che mi ha affascinato molto, con tutte le sue peculiarità, e anche la realtà di risanamento delle case disabitate.
誰そ彼 tasogare significa letteralmente "chi è lui?" e ha lo stesso suono di 黄昏 crepuscolo, in quel momento della giornata la luce non permette di delineare le fattezze di una persona in lontananza. Lo stesso modo confuso in cui possiamo percepire noi stessi e l'altro.La cosa bella è che la luce in questa storia arriva.
Diamo una possibilità alla luce non chiudendoci in noi stessi e guardando al di fuori, senza divisioni, affrontando paure, ignoranza da parte degli altri e anche invidia per l'apparente felicità ed espressione libera dell'altro, rialzandoci e non cedendo al desiderio di farla finita.Perchè non siamo gli unici, perché possiamo incontrare "qualcuno" o qualcosa che ci dia l'opportunità di sentirci liberi di essere chi siamo, ma senza fretta. L'accettazione da parte dell'esterno ci fa stare bene, ma la chiave è accettarci noi per primi.E questo è un messaggio universale no!?
Davvero un bel manga si! Dal 2° volume in poi l'ho divorato e ci ho fatto notte!^^ 



05/09/20

Manga del kokoro: Sakuragari di Yuu Watase

Questo post presenta qualche spoiler, ma non potevo parlarne senza riferimenti specifici alla storia.


Quando questo josei della sensei Watase uscì da noi nel 2012 io ero ancora sotto effetto Giappone dopo averlo visitato e leggevo meno manga, inoltre quando venni a conoscenza degli elementi della trama mi spiazzò, sia per il rapporto tra due uomini che per la presenza di violenza fisica e psicologica, e la curiosità non vinse sul preservarmi da quella che pensavo potesse essere una lettura a tratti spiacevole. Solo un paio di anni fa, avendo cercato più informazioni ( senza rovinarmi la sorpresa ) e con un approccio diverso, mi sono decisa a leggerla. Ma trovare la BELLISSIMA  e curatissima edizione in 3 volumi ( fedele all'originale giapponese ) della Planet però si era rivelata un'impresa ardua.
Negli ultimi giorni, complice la riedizione recente in un mega tomo che non mi è piaciuta per niente e che ho quindi rinunciato a comprare, mi sono messa ancora più d'impegno e l'ho scovata in una fumetteria molto lontana dalla mia città, grazie al potere dei motori di ricerca e all'ostinazione!


Sono felice di averlo fatto. Ho fatto le ore piccole per leggerlo tutto perché non riuscivo a staccarmi da quelle pagine e da Masataka e Souma. E' entrato a far parte dei miei manga del cuore, di quelli che sicuro rileggerò e dai quali non potrei separarmi. E' davvero un'opera che rasenta la perfezione, in tutto, oltre al disegno fine ed accurato, è una storia ben architettata, ben rappresentata e che  tocca tematiche importanti.


<< Non trovi che sia oltremodo facile lacerare un bambino, dentro e fuori? >>


TRAMA

Tokyo dell'era Taishō, negli anni '20 del XX secolo.  Tagami, 16 anni, aspira a trovare il suo posto nella vita preparandosi per entrare all'università imperiale.  Sulla sua strada incontrerà Saiki Souma, il figlio di un nobile, proveniente da una famiglia illustre.

 

 

E' un manga intriso di dolore e violenze difficili da mandar giù per chi legge così come lo è stato per la Watase quando ha dovuto tradurle in immagini nelle tavole. Ma c'è anche tanta poesia e l'amore che nasce dal dolore è di quelli struggenti!
La lacrima sul finale è scesa e sono rimasti a farmi compagnia per tutta la giornata seguente come avessi vissuto tutto "dentro le pagine".

29/08/20

Manga del kokoro: DOG STYLE di Modoru Motoni


Questo yaoi manga che ho scoperto da poco è un lavoro del 2005 di Motoni Modoru , quello più conosciuto e tradotto. In Italia è stato pubblicato nel 2012 dalla Ronin, quindi non facile da reperire. Però dopo aver provato diverse volte alla fine ce l'ho fatta e ne sono felicissima.

TRAMA

Miki finisce per salvare Teru dall'essere malmenato da una banda di teppisti. Fino ad allora non si conoscevano, hanno caratteri opposti e sono pure entrambi innamorati di altri ragazzi, ma una cosa tira l'altra e finiscono con l'instaurare una specie di relazione. Ma per Miki non sarà facile trattare con Teru, che si comporta come un cane randagio... 

Mi ha attirato da subito lo stile e la narrazione inusuale rispetto alla maggior parte dei manga Boys Love. E ho finito per amarlo molto. L'ho addirittura riletto per afferrare quanto sulle prime poteva essermi sfuggito. E' una di quelle storie che so che rileggerò sicuramente in futuro.

Il linguaggio è rude e può spiazzare chi ama i dialoghi romantici, ma è naturale per degli studenti maschi avvezzi a risse e che hanno a che fare con persone violente e bulli di altre scuole. Anche le parole diventano difesa o armi per loro.Una realtà ritratta comunque anche in altri manga.
Anche il sesso crudo e quasi animale rispecchia il carattere e la relazione tra i due protagonisti. Non è volgare o pesante perché loro sono così, è un sesso nato per sfogo, a volte giocoso, all'inizio è doloroso per inesperienza, e solo alla fine è passionale e intriso anche di sentimento. E pure il linguaggio durante quei momenti cambia, anche se rimane esplicito, diretto. Ma io l'ho trovato coerente e realistico. Come anche lo stile di disegno con il tratto più marcato. Ammetto che alcuni sorrisi alla joker ed espressioni dei ragazzi li ho apprezzati poco, non erano piacevoli, ma non ha influito sul mio apprezzamento generale.

Teru e Miki hanno traumi e relazioni che non gli danno pace, il loro incontro gli permette di trovarla in quello che diventa il loro luogo segreto. Nasce un rapporto senza vincoli, dove sperimentano una nuova libertà emotiva, ma pian piano nascerà l'attaccamento, la premura, la gelosia e si ritroveranno a desiderare di conoscersi davvero, di raccontarsi. Miki saprà spronare Teru "il randagio", figlio di genitori divorziati quando era solo un bambino, a fidarsi e a lasciarsi andare. Nonostante un'esperienza molto traumatica alle spalle lui saprà capire ( e capirsi ) e s'innamorerà di quel ragazzo più giovane e più piccolo di lui di statura, ma che sa essere protettivo e rischiare la vita per chi ama.Anche se la presenza e il rapporto che entrambi hanno con i fratelli Kashiwa complicherà le cose. Il maggiore dei fratelli non è ben delineato, è ambiguo, il minore si capisce meglio che tipo è e crea non pochi problemi a Teru ( anche se non è proprio chiaro al 100% perché il bullo gay e violento di un altro istituto ce l'abbia con lui , pare alla fine per gelosia ). 

Mikiti
C'è violenza, ma anche sorrisi e poesia. Poesia nei tramonti in cui "annegare o bruciare le cose", nelle sensazioni espresse sia da Teru che da Miki quando l'intimità supera la mera sfera sessuale, in quelle corse fatte insieme per depistare i bulli, nel desiderio di prendersi cura del "cucciolo randagio", nell'attesa nel "posto segreto", in quella lattina comprata per far piacere alla persona speciale ❤, nell'abbandono sulla strada e nel bosco. Ci sono stati degli episodi che ho trovato struggenti e mi hanno colpito e intenerito. In altri ho riso di gusto. Ho anche temuto per la vita di Teru ed è stato spiacevole vedere certe scene in cui era coinvolto Miki. Quindi emotivamente mi ha decisamente coinvolto.

Il manga parte da una doujinshi e si è sviluppato quasi come fosse un romanzo. 
Occuperà un posto speciale nella mia collezione manga, e Teru e MikiTi nel mio cuore.
La Ronin penso anche io che abbia messo poca cura nella traduzione e adattamento e ci sono un paio di cose che non tornano. Ma io la ritengo una storia, bl o meno, che vale la lettura. 


07/07/20

Oh Family ( che famiglia è questa family ) : anime e manga


Tempo fa mi sono imbattuta in un'immagine di Oh Family! , trasposizione animata dello shōjo manga " Family!" ( ファミリー! ) di Taeko Watanabe pubblicato in Giappone sul mensile Bessatsu Shōjo Comic dal 1981 al 1985, e mi è scattata la voglia di rivederlo.
Anni fa avevo cercato informazioni su questo cartone animato, ma trovai poco. Questa volta sono stata più fortunata.
Era uno dei miei preferiti ai tempi delle medie e in quegli anni mi ha ispirato nel disegnare una serie di storie a fumetti in cui una "Family" aveva i nomi e le fattezze dei miei compagni di classe. Ricordo ancora che quando glielo raccontai ridemmo come matti e uno di loro ho finito per chiamarlo Papà Mauro anche a scuola!^^
Io mi rispecchiavo molto in Fea, ora che ho rivisto le puntate dopo 30' anni lo ricordo in modo vivido. Finalmente c'era una protagonista femminile maschiaccio come me!Che sfidava i ragazzini, giocava a calcio e altri sport, aveva i capelli corti e vestiva come un ragazzo. Anche io 12enne fui scambiata per un bel maschietto da due ragazzine che mi sono accorta volevano rimorchiarmi.
Fea mi faceva sentire meno strana!E forse ha contribuito a farmi rimanere quella che ero, anche se poi crescendo ho tirato fuori la mia femminilità. Quindi sono molto affezionata a questa storia. 

Penso che fu dopo le mie prime ricerche che uscirono i dvd box della Yamato video nel 2012 perché la news mi sfuggì. In questi dvd ci sono anche le parti censurate di "Che famiglia è questa Family! " perché presente la versione integrale  ( link alle censure: QUI  ) trasmesso su Italia 1 nel 1988. La censura c'è stata in quanto era presente il tema dell'amore omosessuale e della bisessualità.
Anche sul canale Man-ga vennero trasmesse le puntate in versione integrale e su YouTube ( QUI ) sono state caricate tutte quelle doppiate in italiano. 
Ho scoperto che è facile trovare il box 2 e così l'ho comprato immediatamente, mentre il box 1 è meno reperibile  e chi lo vende chiede un prezzo maggiorato altino.
Così per vedere la prima metà dei 26 episodi ho utilizzato Youtube e per vedere l'episodio 3 non trasmesso in Italia l'ho cercato sottotitolato in inglese (QUI ). Esistono anche altri siti dove vederlo ( tipo animemania: QUI ) ma sono stati caricati tutti circa 10 anni fa e alcuni link non funzionano.


TRAMA:
Gli Anderson, una famiglia americana residente a Los Angeles, in California, ricca ma alquanto 'pittoresca', si ritrovano a dover adottare un bambino di nome Jonathan Allen quando quest'ultimo afferma di essere figlio illegittimo di Wilfred, il padre della famiglia. Ciò si rivela in seguito essere falso, ma la natura gentile del bambino conquista tutti i componenti della famiglia, che decidono comunque di ospitarlo insieme al suo cane Adam.
La serie racconta la vita di tutti giorni della famiglia Anderson, in particolar modo quella della secondogenita Fea, dal carattere risoluto e dalla vita amorosa un po' problematica, che non vede di buon occhio l'arrivo di Jonathan.

La qualità dell'anime non è eccelsa perché il character design molto simile al tratto della Watanabe nel manga non è mantenuto a dei buoni livelli per tutta la durata delle scene, spesso è approssimativo. Poi era un anime per un pubblico di adolescenti e ha favorito più il lato divertente della storia. Detto questo segue quasi fedelmente il manga e non mancano le storie che commuovono anche se subito l'atmosfera viene ravvivata da qualche gag.
Ci sono alcune puntate dove ho riso molto, come ad esempio l'episodio 7 in cui la mamma trova lavoro come donna delle pulizie. Sharen così svampita, ma di buon cuore è uno spasso! Oppure l'episodio 3 censurato dove a Fea prende  un colpo quando vede il fratello Kay e Reif che si baciano e appare la scritta in cui i gay salveranno il mondo! In altre mi sono goduta le scene dell'amore che nasce e cresce tra Fea e Reif e mette spesso a dura prova la pazienza di quest'ultimo vista l'inesperienza e la confusione di Fea. Poi alcune delle incursioni di vari personaggi sono state molto tenere e divertenti.
E' carino da rivedere per chi l'ha amato a suo tempo come me, è un piacevole tuffo nel passato per chi è legato a questa serie per motivi affettivi , per chi non lo conosce è un anime originale e diverso dai soliti conosciuti degli anni 80.
Il  bacio di Fea e Reif-Ralph *_* ( fonte )
Non posso poi non menzionare la sigla in giapponese che è fighissima!!! QUI su Youtube.

06/07/20

Manga del kokoro: Tsubaki-chou Lonely Planet


Nelle ultime settimane sto leggendo manga con più assiduità. Il lockdown ha avuto anche su di me delle ripercussioni psico-fisiche e da quando sto meglio penso che la mia mente desideri meno impegno e più evasione. Mi concedo ancora un paio di settimane per terminare delle letture a cui tengo e poi tornerò agli impegni di studio e a prendermi cura della mia salute come si deve.
Pochi giorni fa mi sono riletta in un week-end tutti i 14 volumi di Tsubaki-chou lonely planet di Mika Yamamori ( l'ultimo è uscito il 24 Giugno ) ed stata una lettura shoujo che oso definire perfetta.
Perfetta perché? Per il ritmo che ha evitato momenti di noia, per le immancabili minacce da terze persone e problemi che però non si sono dilungati inutilmente , per i personaggi che fanno degli errori, che fraintendono, ma che, anche grazie agli amici, senza aspettare troppo reagiscono per risolvere le situazioni. E poi tante situazioni romantiche e un bellissimo finale.
TRAMA
Fumi Ohno frequenta il secondo anno del liceo, è povera e a causa dei debiti del padre viene cacciata via di casa, costretta a contare sull'aiuto dei suoi conoscenti per sopravvivere. Così inizia la sua convivenza e la sua vita come donna delle pulizie per uno scrittore...
bacio bellissimo nel 14° vol.
Che io ami lo stile di Yamakori Mika si sa, il suo modo di disegnare è tra i miei preferiti in assoluto!
Essendo team Shishio,  Hirunaka no Ryuusei ( Una stella cadente in pieno giorno ) mi aveva lasciato un po' con l'amaro in bocca, quindi temevo succedesse di nuovo, però ho voluto leggere anche questa nuova storia e col tempo ( leggendo le scans prima che arrivasse da noi ) ho capito che questa volta non ci sarebbe stato un finale totalmente diverso dalle aspettative iniziali create dall' incontro dei due protagonisti. Qui la sensei fortunatamente ha superato se stessa.
È stata bravissima a raccontare questa storia d'amore e di evoluzione personale in modo armonioso.
Anche se è curiosamente l'uomo, più grande di ben 12 anni, ad avere più bisogno di crescere sul piano emotivo ( ma anche Shishio era così rispetto a Suzume , sembra essere una scelta voluta dalla Yamamori ). Akatsuki, il maestro Kibikino, scrittore di talento di romanzi storici che ha il suo discreto seguito è un animo romantico e solitario, gentile, ma che non sa capire le persone, e fin troppo schietto nei modi al punto di finire per essere rude.Con una storia familiare ( senza spoilerare troppo ) che lo ha fatto sentire non amato e che quindi non gli ha insegnato ad amare a sua

volta. Ovviamente sarà l'incontro con l'indipendente ( per necessità) e giovane Fumi, che diventerà la sua domestica, a fargli capire molte cose e a cambiarlo a poco a poco, al punto quasi da essere irriconoscibile sia per il suo amico e redattore Goro che per le sue ex e anche aspiranti ragazze. Non sarà un cammino senza difficoltà, ma questi due si sono trovati e Akatsuki è il primo ad accorgersene, sebbene inizialmente senta solo di voler vedere "la ragazzina"  ( quanto ho pensato a Masumi di Glass  no kamen !^^ ) felice e di proteggerla. Lui sarà la sua casa,  lei gli scalderà il cuore e porrà
fine alla sua solitudine.
Insieme trovano quella dimensione di felicità fatta di piccole cose come i deliziosi pasti che Fumi cucina per il Maestro, fare la spesa insieme, pranzare fuori, festeggiare un compleanno come mai fatto prima. Fumi sconvolgerà la vita di Akatsuki e sia loro che gli altri personaggi capiranno che delle volte non si riconosce subito chi è la persona speciale della nostra vita, ma esiste per ognuno di noi.
La Yamamori comunica palesemente questa convinzione e questo augurio ai suoi lettori!

In questo manga c'è anche una dichiarazione d'amore tra le più belle degli shoujo che io ricordi, ed extra che danno soddisfazione.


ALCUNE TAVOLE DALLA SCENA DELLA PROPOSTA DI AKATSUKI ... :

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