16/03/16

Manga del kokoro : Love me Knight ( Kiss Me Licia )


Pochi giorni fa si è concluso il manga Debora la rivale ( Debora ga Raibaru  デボラがライバル ) di Tada Kaoru, una delle mangaka che hanno fatto la storia del genere shoujo, ma che ci ha lasciato troppo presto. La Goen per fortuna ha scelto di pubblicarla e così anche noi in Italia abbiamo potuto leggere questa storia particolare, tenera e divertente.
Ho letto sul blog 'Una stanza piena di manga' ( qui ) che Kuramochi Fusako ( mangaka classe 1955 ) quando scomparve la Tada dichiarò:
“Quando è morta Tada Kaoru ho pensato che avevamo perso qualcosa di importante, di insostituibile. (…) Non sarebbe venuto al mondo nessuno con il suo talento. Ero addolorata non per il fatto che non avrei potuto più leggere i suoi manga, ma perché con lei era scomparso un genere di manga”.
Penso che avesse ragione. Lei riusciva a fondere in modo armonioso sentimento e umorismo, realtà e fantasia. Creava equivoci e avventure in modo da non annoiare e facendoti anche sorridere. Ha mostrato un pezzetto di cultura giapponese, sia quella più attaccata alla tradizione che quella più anticonformista ( vedi l'identità di genere proprio in Debora la rivale ).

Debora
Ma io sono affezionata al mondo della Tada anche perché adoro gli anni '80 che rappresenta e che ho vissuto da adolescente e perché due delle sue opere , disponibili anche in italiano, parlano del mondo della musica giapponese pop-rock. Specialmente Kiss Me Licia ( Ai Shite Knight, 愛してナイト ). 
Riguardo invece Itazura na Kiss ( イタズラなKiss ) che intreccia molto più profondamente l'esperienza personale con la fantasia, ne parlerò quando lo leggerò ( prossimamente!! ) e vedrò l'anime ( con il finale basato su quello che lei aveva in mente anche per il manga ) perché sono riuscita a recuperare i numeri che non avevo potuto comprare quando uscì nel 2009 per la Magic Press ma ancora non riesco a cominciarlo. Perché poi cosa leggo di suo? Voglio tenermi una sua opera a deliziarmi come fosse una novità, anche se so che non lo è.  E comunque, sebbene le sue storie siano ambientate negli anni 80 e 90, per ritmo, scene e dialoghi sono davvero molto moderne. 

Nel 2014 quando ho visitato a Tokyo una mostra sugli shoujo della Margaret comics la parte dedicata a lei mi colpì molto e compresi ancora di più l'importanza di questa autrice nel panorama della produzione manga,  la Goen aveva pubblicato Miha Paradise qualche anno prima e io stavo finendo di reperire Itazura na Kiss nel frattempo quindi quando la scorsa estate uscì il primo volume di Debora la rivale ero contentissima.  
Ma amando la musica , andare ai concerti ed essendo io decisamente molto fangirl, oltre al fatto che da piccola adoravo Kiss me Licia, beh, prima che finisse Debora ho ripreso in mano la vecchia edizione della Star di Ai Shite Knight ( titolo: Love Me Knight ) del 2002 ( Goen l'ha riproposto con edizione più curata con sovraccoperta ed illustrazioni a colori nel 2012 ) e l'ho riletta tutto d'un fiato!Quindi voglio parlare di questo manga che mi sono gustata più di altre recenti letture shoujo! 

LOVE ME KNIGHT è ambientato a Osaka, dove la 18enne Yaeko “Yakko” Mitamura lavora presso il ristorante di okonomiyaki del padre. Un giorno la ragazza incontra casualmente GO, il leader del gruppo musicale “Bee Hive” e tra i due comincia un’appassionante storia d’amore! 
L'anime da piccina lo adoravo, ma era più light , il linguaggio meno colorito, Yakko e Go ( Licia e Mirko... >_< ) non si vedevano di certo fare sesso, non si mettono insieme subito, non arriva un misterioso rivale a scombinare tutto, Sheila (Shiller) e Marina non vengono approfonditi e nemmeno troppo gli altri, insomma, di differenze ce ne sono parecchie ( su animeclick QUI se ne parla e c'é un approfondimento ), però rimarrò sempre affezionata ai ricordi di quando lo guardavo e non dimenticherò mai il character design di Araki Shingo ( scomparso nel 2011 ) che appare in alcuni episodi che lui curò come sakkan ( fonte ) !
Mi vengono i brividi solo a rivederne le immagini e, anche se non è il miglior manga della Tada, penso rimarrà sempre tra i miei manga del kokoro perché parla di un sogno ( non tanto ) proibito che chi ha amato visceralmente una band in vita sua non può non aver fatto : sposare o avere una storia d'amore con uno dei membri del gruppo, un pò come molte sognavano di sposare Simon Le Bon.
Anche io sono d'accordo sul fatto che la Tada abbia dato la possibilità, prima alle lettrici giapponesi, e poi a tutti coloro che hanno potuto leggerlo tradotto, di ritrovarsi a vivere questo sogno attraverso le avventure della protagonista.

E nel manga, ancora più che nell'anime, sono tutti molto più fighi! Sul palco vestiti con quel mix tra il glam anni '70, il punk e il new wave mi fanno impazzire!Alcuni look possono far sorridere, ma le pose e le linee che la Tada sceglie contribuiscono a rendere Go & Co. davvero cool!
Si avvicina allo stile visual kei che prese piede negli anni '80 in Giappone , ma lei si ispirò per creare i Bee-Hive ai Novela che erano una band a quanto pare ( QUI e QUI info in inglese QUI in brasiliano ) progressive rock. E nel manga ci sono riferimenti anche alle band degli Action! e 44Magnum.
Il sogno è reso quindi versosimile proprio da questi riferimenti, dai dialoghi, da come lei lo ha sviluppato e dal contesto che ha creato.
Anche perchè ieri come oggi ( ho un'amico di Tokyo che suona in una band ) i ragazzi che vogliono tentare di sfondare nel mondo della musica studiano o lavorano e il tempo restante lo passano in sala prove ad esercitarsi. Ed esiste un circuito di locali ( le live house :) ) che li ospita per serate in cui possono far conoscere la loro musica, crearsi un fanbase e sperare di essere notati da qualche talent scout. 
Yakko conosce Go all'università e viene a contatto con un mondo musicale che ignorava, una modernità che non era ammessa all'interno delle mura di casa e dell' okonomiyakiya del padre ( che ama solo i tradizionali enka ). Leggendo in manga non solo si vive una storia romantica , ma si entra proprio in quella realtà fatta di locali che preparano l' okonomiyaki, di clienti abituali, di ragazzi che studiano e lavorano, di pregiudizi, di androginia e ambiguità sessuale portata in scena e non solo ( vedi Sheila che provoca Go e fa il geloso, spassoso! un pò come certe scene in Debora la rivale ), di quel che un genitore sogna per la propria figlia che si ritrova a veder crescere da solo e di come quello che sembri all'apparenza poi non sempre si riveli essere la vera essenza di una persona ( riguarda sia Go che Ryotaro "il rivale" che ha la benedizione di Shige-san , papà di Yakko / Licia ). I momenti esilaranti non mancano, ma, ripeto, riesce ugualmente ad emozionare. Specialmente le romanticone come me.
Quando lui l'aspetta fuori dal locale , le dice "vieni qui" e l'abbraccia per poi portarsela via io mi sono sciolta!

Dopo anni di shoujo letti, anche prima che questo nel 2002 arrivasse in Italia, certi cliché li conosco e sono prevedibili, ma anche se un tantino estremizzati la Tada qui non ne abusa e quindi non rallenta il ritmo o non rovina la piacevolezza della lettura.
Sinceramente avrei preferito che non ci fosse la tentazione del probabile rivale, che Yakko non fosse stata così debole, soprattutto nel momento in cui doveva tener duro e credere nel loro sentimento e nell' impegno di Go, ma sono io che certe volte forse sono troppo dura con le eroine degli shoujo. Mi ci vuole sempre un pò per entrare nella mentalità delle ragazze giapponesi che, esperienza personale, non sono poi molto diverse da come vengono rappresentate nei manga.
Comunque, tornando ad Aishite Knight, io ce l'ho nel cuore e appena posso reperirò senz'altro anche l'edizione Goen per le illustrazioni e la nuova traduzione di cui sono curiosa!

Per chi ama o ha amato tanto una band o un cantante, per chi ama gli anni '80, per chi è curioso di leggere qualcosa di quel periodo e di quell'ambiente in Giappone, per chi è romantico e ama i manga ben fatti che oltre a farti palpitare il cuore ti regalano anche un sorriso questo è lo shoujo ideale.
Io, per l'affetto che nutro per questa autrice e di questa storia in particolare non potevo non parlarne.

Curiosità:

Il gadget che usava Hashizo / Andrea per vedere le affinità di coppia esisteva davvero, si chiama herpit ハーピット ( qui video ) e la Bandai ne produsse una versione Aishite Knight! Qualche anno dopo uscì anche la versione Marmalade Boy e chissà, forse anche di altri anime.


Quando ero ragazzina ne avrei tanto voluto uno! Il mondo dei gadgets legati agli anime e ai manga in Giappone è proprio smisurato!


Tre anni fa fu annunciato un live action dopo il web drama del 2004 ma non ho trovato altre news aggiornate. Attendo di scoprire sviluppi e spero sia un buon adattamento!

Concludo con il video della canzone originale e in italiano ( con la voce che io adoravo di Silvano Fossati e che non so perché mi scalda il cuore ) di Let Me Feel , la mia preferita su tutte! ^__- 
La sento e mi riporta indietro nel tempo a quando stavo lì davanti alla tv e pativo le mie piccole pene d'amore per il ragazzino che mi piaceva a scuola. E collezionavo immagini di Duran Duran,  Europe, Nick Kamen e tanti altri su un diario con sopra gli adesivi di Cioè che ancora conservo!^^


E poi Sheila pure come personaggio nel manga mi fa morire.period.





Sito ufficiale ( in giapponese ) di Tada Kaoru : http://tadakaoru.jp/

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...