05/09/20

Manga del kokoro: Sakuragari di Yuu Watase

Questo post presenta qualche spoiler, ma non potevo parlarne senza riferimenti specifici alla storia.


Quando questo josei della sensei Watase uscì da noi nel 2012 io ero ancora sotto effetto Giappone dopo averlo visitato e leggevo meno manga, inoltre quando venni a conoscenza degli elementi della trama mi spiazzò, sia per il rapporto tra due uomini che per la presenza di violenza fisica e psicologica, e la curiosità non vinse sul preservarmi da quella che pensavo potesse essere una lettura a tratti spiacevole. Solo un paio di anni fa, avendo cercato più informazioni ( senza rovinarmi la sorpresa ) e con un approccio diverso, mi sono decisa a leggerla. Ma trovare la BELLISSIMA  e curatissima edizione in 3 volumi ( fedele all'originale giapponese ) della Planet però si era rivelata un'impresa ardua.
Negli ultimi giorni, complice la riedizione recente in un mega tomo che non mi è piaciuta per niente e che ho quindi rinunciato a comprare, mi sono messa ancora più d'impegno e l'ho scovata in una fumetteria molto lontana dalla mia città, grazie al potere dei motori di ricerca e all'ostinazione!


Sono felice di averlo fatto. Ho fatto le ore piccole per leggerlo tutto perché non riuscivo a staccarmi da quelle pagine e da Masataka e Souma. E' entrato a far parte dei miei manga del cuore, di quelli che sicuro rileggerò e dai quali non potrei separarmi. E' davvero un'opera che rasenta la perfezione, in tutto, oltre al disegno fine ed accurato, è una storia ben architettata, ben rappresentata e che  tocca tematiche importanti.


<< Non trovi che sia oltremodo facile lacerare un bambino, dentro e fuori? >>


TRAMA

Tokyo dell'era Taishō, negli anni '20 del XX secolo.  Tagami, 16 anni, aspira a trovare il suo posto nella vita preparandosi per entrare all'università imperiale.  Sulla sua strada incontrerà Saiki Souma, il figlio di un nobile, proveniente da una famiglia illustre.

 

 

E' un manga intriso di dolore e violenze difficili da mandar giù per chi legge così come lo è stato per la Watase quando ha dovuto tradurle in immagini nelle tavole. Ma c'è anche tanta poesia e l'amore che nasce dal dolore è di quelli struggenti!
La lacrima sul finale è scesa e sono rimasti a farmi compagnia per tutta la giornata seguente come avessi vissuto tutto "dentro le pagine".

Temevo ci fossero troppe scene di vessazione e che avrei detestato l'affascinante Souma invece no. Non ci sono riuscita. Non sono ovviamente piacevoli le scene di violenza sessuale che ha messo in atto per possessività e rivalsa, ma non è crudeltà fine a se stessa, è una reazione distorta e violenta all'amore negato che aveva assaporato nella gentilezza e lealtà di Masataka dopo anni di abusi e discriminazione. Nonostante fosse un ricco e bellissimo imprenditore il suo essere un mezzosangue e figlio illegittimo gli ha portato solo sofferenza. E' un personaggio controverso, ma che ti affascina da subito non solo per la sua bellezza e la sua posizione di potere,  ma per quella fragilità che cerca di celare con dignità. E' come una bambola rotta dentro che torna a sentirsi viva e a provare sentimenti di premura e ammirazione solo conoscendo il giovane Tagami. Tagami che all' inzio lo vedrà come una sorta di fratello maggiore, pur lavorando al suo servizio.


Mi hanno commosso le condizioni di Masataka e in generale dei bambini e delle donne in quel periodo storico ( non che fosse migliore in altre epoche e paesi ).
L'incontro di questi due uomini li cambia profondamente e gli fa superare i dolori dell'infanzia, e può essere consolatorio. Non so se possa essere di aiuto a chi vive o soffre come conseguenza di drammi familiari, ma l'intento della Watase e del suo staff è stato comunque lodevole.

 

Si avverte la libertà creativa e i tempi dilatati che la sensei ha avuto ( l'idea nasce nel 1994, la pubblicazione avviene nel 2007 ) per creare questa storia appassionate e costellata di piccoli misteri ( a volte gli intrighi mi hanno fatto venire in mente anche Ayashi no Ceres ) perchè tutto è stato ben studiato. Partendo dal semplice soggetto di due anime che s'incontrano e si salvano in un periodo storico antecedente al nostro, vengono sviluppati molti temi delicati e importanti. Li avverti, sono lì, vengono svelati a poco a poco senza appesantire la storia e arrivano come fendenti di una spada a colpirti capitolo dopo capitolo nel 2° e 3° volume facendoti capire il perché di quanto è accaduto e delle reazioni dei personaggi. E ti lasciano a riflettere anche dopo aver girato l'ultima pagina con la commozione negli occhi e nel cuore, e a sorprenderti di provare anche tu compassione e perdono, verso tutti.

Trovo sia decisamente una storia che parla di come l'amore negato ( sia non dato che non ricevuto ) e la violenza subita ( soprattutto nell'infanzia ) possa influire sull'animo umano, fino al punto di far commettere azioni deplorevoli, non solo sugli altri, ma anche su se stessi. Si pensa di non avere a cuore la propria vita o quella di qualcun'altro, ma è solo il risentimento e l'odio e la tristezza che lavorano e nascondono anche a se stessi la verità. Souma, Masataka, Sakurako, su tutti, ne sono la dimostrazione. Ognuno di loro si considera quello che non è, per via dell'amore negato e di eventi dolorosi, comportandosi di conseguenza e facendo errori ( e qualche orrore ) più o meno irreparabili.

Parla anche della parte più cupa dell' uomo, della capacità di compiere gesti atroci, ma non senza mostrare di contro la luce, la gentilezza, il sacrificio, la speranza, il cambiamento possibile per alcuni. E il perdono è una delle chiavi. Perdonare l'altro e se stessi. Il momento in cui arriva il perdono nella vita di Souma grazie a Masataka è toccante. Masataka che attraverso tutte le esperienze dolorose e il suo rapporto con i fratelli arriva a capire molte cose. Anche grazie alla presenza nella sua vita del suo maestro. Perché un mentore, una guida che ci indichi a volte la strada o i passi giusti e quelli sbagliati, può fare la differenza e aprirci gli occhi. Così accade in Sakuragari.

 

 

E il ciliegio, ferito da Souma per il dolore e tanto odiato, che non marcisce è la bellissima metafora dell'animo umano che anche se ferito ha la possibilità di farcela,  purché desideri fortemente VIVERE.

Morte, vita, dolore, gioia, odio, amore, risentimento, perdono, disperazione, speranza, in questo manga troviamo ognuno di loro. Penso sia per questo che, nonostante le scene di sesso utilizzate come violenza in funzione della storia, e il finale che rattrista, me ne sono innamorata.

 

Penso poi che i disegni e la cura nelle scene siano stati essenziali per amplificare tutto e creare la percezione dell'atmosfera: un orologio con i suoi rintocchi cupi nel momento in cui Souma domanda a Masataka se sarebbe stato in grado anche di ucciderlo qual'ora glielo avesse chiesto, una candela che si consuma nel momento della violenza, le ruote della macchina sulla strada, gli sguardi che cambiano, il grande ciliegio ferito ma che resiste fiorendo ogni primavera, le visioni di un Souma bambino, la presenza di Sakurako che tutto osserva e cerca di manovrare. Davvero bello!❤ 

Anche la scelta di inserire le poesie mi è piaciuta moltissimo. Quella scena in cui sono presenti mi ha emozionato. Fortunatamente se si vuole leggerle e comprendere il contesto e il significato esiste la raccolta in italiano dello Ogurahyakuninisshu: "Aceri e amore - cento poesie di cento poeti dell'antico Giappone ", un testo davvero interessante e ben fatto, che  ovviamente ho comprato subito!

Le tavole del romantico, sorprendente e triste epilogo sono magnifiche e ti lasciano a desiderare che non sia la fine. 


La Watase, ha fatto sapere quando uscì la nuova edizione del 2016 ( quella che speravo arrivasse da noi ) in Spagna, che la sua intenzione con questo manga non era quella di fare un BL, ma semplicemente di adattare dal suo punto di vista (come fa un regista) il rapporto di due uomini all'interno della tematica del trauma che striscia fin dall'infanzia.Ha espresso l'opinione che ci sia la tendenza in Occidente a classificare questo tipo di opere dal Giappone, ma la sua intenzione era che i lettori apprezzassero il suo lavoro.
Quindi da sempre lo si considera un BL anche se non nasce con quell'idea, e alla fine è un josei.

Negli anni dopo la fine del manga ha pubblicato doujinshi e booklet con i NAME ( ネーム , sorta di storyboard, la storia grezza, fatta di schizzi ) , curiosità ( solo in giapponese purtroppo ) , approndimenti , ma anche qualche nuova bellissima illustrazione.

Nel 2010 ne uscì uno di 29 pagine, Ha ( foglia )


Il volume contiene solo e unicamente sketch preparatori al manga vero e proprio, delle copertine della rivista Rinka (su cui era serializzato il manga) e illustrazioni contenute poi nei tankobon, inoltre c'e ne sono alcune inedite. Quindi pagine ricche di disegni e schizzi dei due protagonisti e di tutti i personaggi secondari principali che ruotano intorno alla coppia. I disegni sebbene siano solo bozzetti sono veramente belli perché permettono anche di osservare il tratto dell'autrice nella sua versione grezza. E' presente solo un'illustrazione definitiva in bianco e nero. [ fonte ]

 

 Sempre lo stesso anno durante il Comiket di dicembre uscì l' 1.5 ( 芽 "me" ) 32 pagine con idee e scene create al momento in cui è stato disegnato il manoscritto e illustrazioni inedite.

 

 

 

 

 

 

Uscì nel 2013 poi il corposo booklet "Watase Yuu: Manga seisaku hiwa - Tsubomi" (  "I segreti dietro la lavorazione dei manga di Yuu Watase - bocciolo/germoglio ).
La copertina è una meraviglia, sono due illustrazioni fino ad allora inedite. Il libro include centinaia di pagine con sketch e commenti, si tratta dei name di tutti e 3 i volumi. All'interno era presente anche una cartolina con una nuova illustrazione. In tsubomi  蕾 , c'è una storia extra di 20 pagine dal titolo "Kuju Sakura" che era stato dato alle stampe in formato doujishi nel 2012 e un' altra di 7 pagine. [ fonte ]



 
 
Utena , la doujinshi con la storia extra presente in Tsubomi

QUI si possono leggere le tavole originali di Utena tradotte in cinese.


 

I fans di Sakuragari si aspettavano probabilmente più capitoli extra, anche io pensavo avrei trovato più materiale, ma la sensei ha avuto problemi di salute psicofisici quindi è stata ferma a più riprese e per lungo tempo. Sarebbe bello se tornasse a disegnare e raccontarci altro di Souma e Masataka in futuro, ma se mai avverrà penso dovrà passare parecchio tempo. 

In ogni caso sono felice che lei e il suo staff abbiano creato in un momento di follia creativa ( come dice lei ) questa storia indimenticabile.

4 commenti:

  1. Oddio ma è possibile? Stavo cercando a tempo perso blog di manga shoujo/josei ed eccomi qui, che trovo un blog pieno di opere che mi piacciono un sacco... In più guardo la bio e scopro che l'autrice ha la mia stessa immagine profilo! Yamada di Honey&Clover! Sono in una dimensione parallela? XD
    (Don't worry, provvederò a sostituire la mia così da toglierci dall'imbarazzo eheh...) Comunque è stata una sorpresa inaspettata... Ti seguo :)
    ps. Non ho letto Sakuragari ma la tua recensione mi ha intrigata!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. scusami!ti leggo solo ora.Di solito non commenta nessuno.Ormai i blog si usano meno e si fa tutto su Instagram.^^
      Sono felice che abbiamo gusti comuni a quanto pare!
      Grazie per seguirmi!
      Leggilo perché è magnifico!Un capolavoro manga secondo me.Se poi lo fai fammi sapere se ti va!;)

      Elimina
  2. Info penting nih guys!! game MU legend kalo lu mau check graphicnya noh www.Econw.co udah launch guyss! gila gue gak sabar sih wwkwkwk

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...