03/03/20

Kiseiju - L'ospite indesiderato di Hitoshi Iwaaki


Ho lasciato passare  ben 4 anni prima di leggere il seinen manga Kiseiju ( Bestie parassite ) ed è curioso come mi sia ritrovata a farlo proprio in questo momento una volta recuperato l'ultimo volume che ho scoperto non essere presente nella mia libreria. Nell'arco di una settimana l'ho letto tutto di fila ed è stata una lettura avvincente. Non un momento di noia, diversi spunti di riflessione, uno stile di disegno che non ho amato da subito ma al quale mi sono abituata già dopo il primo volume, una volta presa dalle vicende di Shinichi, Destry ( Migii ミギー) e il resto dei personaggi, parassiti e non. 
Trama:
Una normalissima notte in Giappone… sembra nevicare ma ad uno sguardo più attento i nostri occhi si accorgono che quelli non sono propriamente dei fiocchi di neve. In realtà sono parassiti, alieni, simbionti, chiamateli come vi pare e hanno un precisa intenzione: sostituire l’uomo come specie dominante del pianeta Terra! Shinichi è un ragazzo come tanti altri, discreto negli studi, imbranato con le ragazze e un po’ timido. Ma una notte la sua vita cambia. Qualcosa entra nel corpo di Shinichi, e si impossessa della sua mano sinistra. Intanto altri esseri umani vengono posseduti dagli alieni, e cominciano a mietere vittime. Nessuno riesce a capire il motivo di questi omicidi così brutali. Uomini, donne e bambini vengono massacrati, intere famiglie vengono sterminate e non se ne capisce il motivo. Shinichi intanto, impara a convivere con il suo parassita, al quale attribuisce anche un nome: Destry. 
Trovo una sorta di coincidenza l'averlo letto proprio in questi giorni perché


in questo periodo siamo tutti più o meno preoccupati dal diffondersi del virus COVID-19  proveniente dalla Cina e nell' osservare certi comportamenti incoerenti, illogici, aggressivi o di panico estremo da parte di molti miei simili mi sento un pò come se fossi il parassita alieno Destry!LOL
Leggendo poi la parte del manga nella quale politici e forze dell'ordine non sanno come comportarsi e se rivelare o meno la presenza dei mostri parassiti antropofagi al Giappone mi è venuto da pensare a quando il virus è stato scoperto in Cina e a quel povero medico che non è stato creduto e alla censura governativa. I parassiti nel manga sono un pericolo invisibile come lo è ora per noi questo  virus e mentre nella storia le persone si mettono a tirare peli e capelli della gente che non vedono da tempo per capire se sono dei mostri qui noi non abbiamo modo di capire se chi ci circonda è malato e assistiamo o leggiamo di scene più o meno assurde e/o pesanti di diffidenza e/o ignoranza unita anche al razzismo di chi lo prova e ora lo sfoga sui cinesi. Scene che non avvengono solo in Italia. 
E in fondo i virus , come i Parassiti di Iwaaki, sono delle creature diverse da noi il cui unico obiettivo è la sopravvivenza. Anche se, a differenza degli alieni del manga, vengono definiti da molti degli "organismi ai margini della vita" perché non avendo cellule e metabolismo non rientrano nella definizione di forme di vita.
Alcuni di noi ora si ritrovano ad essere degli
organismi utilizzati da questo Corona virus che si comporta proprio come un parassita, perché può replicarsi esclusivamente all'interno delle nostre cellule. E una cosa così piccola sta creando conseguenze sulla salute, sull'economia e sui rapporti sociali delle persone.

Leggendo Kiseiju non sono riuscita a non pensare inoltre a quanto le persone possano cambiare di fronte ad una minaccia, a quanto alcune persone siano disposte a sacrificare la salute di loro simili per salvare il benessere economico,  o a strumentalizzarla per il consenso politico. Oppure semplicemente per ignoranza ed egoismo. Se si fa la corsa a comprare mascherine ( la stragrande maggioranza inefficaci ) lo  si fa per proteggere se stessi e non per non rischiare di contagiare, come in Asia. Sebbene anche lì ci sono situazioni di isteria totale con la gente che fa sparire mascherine, fazzoletti e carta igienica dagli scaffali dei supermercati così come quella dai bagni pubblici.

Nelle scene in cui nel manga si uccidono dei civili per eliminare i parassiti ho pensato anche alle guerre moderne fatte di bombe e alle loro tante vittime innocenti.
E poi la storia ideata da Hitoshi Iwaaki inizia con questi alieni che arrivano sul nostro pianeta per diminuire la nostra popolazione che lo sta rovinando con l'inquinamento. E' un'idea del 1988 la sua , pochi anni prima di un discorso molto simile a quello di Greta Thunberg al vertice Onu di New York sui cambiamenti climatici, un discorso fatto da Severn Cullis-Suzuki, giovane attivista canadese che a soli 12 anni, parlò al vertice della Terra di Rio de Janeiro, diventando famosa come “la bambina che zittì il mondo per 6 minuti”. Ricordo che c'era molto fermento riguardo ai cambiamenti climatici a cavallo tra gli anni '80 e '90, un pò come è accaduto nell'ultimo anno. Penso che anche Iwaaki deve aver riflettuto sul comportamento da parassita che l'essere umano ha nei confronti del pianeta che lo ospita e degli elementi della coscenza umana che ci differenziano dalle bestie, ma che risultano spesso offuscati dall'istinto di conservazione o dal mero egoismo. In un paio di occasioni fa parlare anche dei personaggi riguardo alla differenza che secondo loro non esiste tra noi che ci cibiamo di altre specie animali e i parassiti alieni del manga che si cibano di esseri umani. E il pazzo assassino che ha il dono di riconoscere le creature mostruose, non riconosce solo i parassiti, ma anche esseri umani che dentro di loro hanno pulsioni sadiche e compiono brutali delitti. Questo per dire che anche noi siamo capaci di essere disumani e a differenza dei parassiti non lo facciamo per la sopravvivenza, ma per sfogo, piacere, vendetta o perché educati senza rispetto per la vita altrui.
E' davvero una storia ricca di spunti di riflessione.
Ma non solo in senso negativo,  perché mostra come l'unione faccia la  forza, come vivendo vicini l'uno all'altro si diventi più umani nel rapporto di amicizia, condivisione e aiuto reciproco. Destry cambierà molto e scoprirà anche cos'è la nostalgia nei confronti di Shinichi.
E poi il cuore, la compassione, il decidere di fare del bene ad un altro essere in modo disinteressato contrapposti all' istinto di sopravvivenza. Il dolore che offusca la lucidità mentale, la cooperazione nella diversità per un bene comune ( Shinichi e Detry si ritrovano forzatamente a doverlo fare ), i sentimenti umani che spesso rendono confusi e la coscienza che fa vacillare quando si devono prendere delle decisioni. Man mano che Shinichi si fonde con Destry perde un pò di umanità, è più freddo e risoluto, più coraggioso e meno ansioso. Solo il dolore per la madre risveglia il suo cuore e solo un gesto materno lo commuoverà fino alle lacrime. Avrà paura di non essere più umano, ma non sarà così.
Concordo con la Takahashi che leggo trovò umanità nella storia di Iwaaki, per come ha saputo unire lacrime ( dolore ) e amore. Nonostante sia pieno di scene sanguinose e i parassiti siano implacabili nel portare a termine il loro compito, ha creato respiro e profondità avendo inserito alcuni personaggi come il sindaco di Higashi-Fukuyama ambientalista e la professoressa Tamura che a differenza di altri suoi simili dopo aver preso possesso di un corpo umano si pone domande esistenziali ed è curiosa nei riguardi del nostro comportamento. Qua e là ci sono anche piccoli esempi di comportamenti tipici della società giapponese, dinamiche tra studenti, bullismo, discriminazione e diffidenza, pettegolezzi e tanto altro. Alcuni fanno sorridere altri meno.
E l'amore alla fine è quello ( nella perdita ) che farà cambiare Shinichi, che lo porterà a voler proteggere i suoi cari, a sfogare il suo desiderio di essere vivo nell' unione con Satomi.
Iwaaki usa la fantascienza e l'horror per mostrare aspetti di noi esseri umani e comunicare le sue riflessioni. Verso il finale la considerazione è che prima di amare e prendersi cura della Terra che ci ospita dobbiamo innanzitutto amarci l'un con l'altro. E in fondo se lo facessimo, se ci fosse armonia e più amore avremmo a cuore la salute sia di tutti noi essere umani che di conseguenza dell'ambiente nel quale viviamo.

Non so poi se sia stata una scelta o è un caso, ma ho notato che Shinichi, Satomi e Kana hanno un volto molto simile, a differenza di altri personaggi, e poi capelli ed espressione di Shinichi cambiano ad un certo punto per poi tornare uguali all'inizio nel momento in cui si "separa" da Destry. Io penso che dal momento che le due ragazze hanno una connessione particolare con Shinichi non sia un caso la loro fisionomia. Inoltre in un sogno Destry parlando al suo amico gli dice come ognuno di noi veda l'altro secondo la propria percezione che è limitata. Ho trovato curioso e interessante anche questo aspetto.

Mi è davvero molto piaciuto. Una lettura che non dimenticherò. 



Non ricordavo ci fossero  stati degli adattamenti live action, quindi mentre leggevo il manga ho pensato più volte che sarebbe stato un film ( o una serie ) perfetto e poi ho scoperto che tra il 2014 e il 2015 sono usciti due film in Giappone per poter coprire la storia nella sua interezza.E già nel 2005 la New Line ne aveva acquistato i diritti che però poi decaddero nel 2013 e fu la Toho a spuntarla nella gara che ci fu per accaparrarseli. L'anime di 24 episodi è andato in onda in Giappone sempre a cavallo tra il 2014 e il 2015 ad opera dello studio Madhouse. In italia si trova in streaming sia su VVVVID  che su Prime. Io lo iniziai a guardare ma poi non volendo spoilerarmi il manga abbandonai la visione. Ora posso farlo senza problemi.
Ho trovato anche un sito dove guardare i due film in streaming ( QUI ).



In Giappone ebbe così successo che misero in vendita una moltitudine di gadgets e anche l'app LINE aveva i suoi stickers ufficiali!



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